Gli italiani e il sonno

Gli italiani dormono poco e male. È quanto emerge dall’Osservatorio Unobravo, realizzato dal servizio di psicologia online per approfondire il tema e indagare il modo in cui l’insonnia e i disturbi del sonno rischiano di influire sul benessere psicologico delle persone. Lo studio rivela che ben 7 persone su 10 sono insoddisfatte della qualità e della durata del proprio sonno.

Il sonno rappresenta una necessità fondamentale per il benessere fisico, mentale ed emotivo: riposare nel modo corretto, ovvero circa 7-8 ore al giorno, regola, infatti diverse funzioni. Il metabolismo, innanzitutto, ma aiuta anche il cervello a eliminare le tossine dal tessuto neurale, a elaborare informazioni e migliorare l’apprendimento, riducendo stress e ansia.

Le problematiche più ricorrenti

I problemi del sonno possono avere un impatto molto serio sulla nostra salute: secondo i risultati del test di screening sull’insonnia elaborati dall’Osservatorio Unobravo, il 62,4% degli italiani dichiara di subire ripercussioni nella vita quotidiana conseguenti a problematiche relative al sonno, con gravi riduzioni dell’efficienza diurna. Le difficoltà vanno oltre la fase dell’addormentamento: quasi un terzo delle persone (32,5%) manifesta difficoltà a rimanere addormentato, mentre la metà (55%) si trova a fare i conti con risvegli precoci, che non consentono di dormire le ore necessarie a recuperare le energie per la giornata. Inoltre, stress e ansia caratterizzano le notti di oltre due terzi delle persone (68,3%).

A disturbare il sonno degli italiani sono, in particolare, i pensieri legati alla genitorialità o al lavoro, nonché l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di andare a dormire. Sono soprattutto le donne a sentirne il peso: l’impatto sul sonno è significativo per oltre un terzo delle mamme intervistate (37,2%), mentre il lavoro rappresenta un fattore di disturbo del sonno per oltre tre quarti degli italiani (76,9%). A farne le spes, in questo caso, sono soprattutto coloro che ricoprono un ruolo dirigenziale, come manager di alto profilo, Ceo, Cfo, Cto.

Molte persone ammettono, infine, di adottare comportamenti che rischiano di alterare i ritmi e portare a disturbi del sonno, come l’utilizzo di dispositivi elettronici prima di coricarsi. Una consuetudine che è propria del 35% degli intervistati da Unobravo, che dichiara di usare device come smartphone, pc o tablet immediatamente prima di andare a letto, tutti i giorni e per un tempo superiore ai 30 minuti. Soltanto il 2,2% afferma di non utilizzare dispositivi elettronici prima di dormire.

Le conseguenze sulla salute

I disturbi del sonno rischiano di causare problemi nella vita quotidiana, provocando sensazione di stanchezza e spossatezza durante l’intera giornata (40,2%), continui risvegli notturni o precoci (26,5%), calo delle capacità cognitive (19,8%) e aumento dell’irritabilità e dell’impulsività (14,7%). Anche qui, a esserne maggiormente colpite sono le donne, mentre le fasce d’età più interessate sono quelle tra i 30 e i 44 anni e sotto i 30.

Se anche tu soffri di problematiche di addormentamento o di risvegli frequenti che rendono il tuo sonno poco riposante, rivolgiti con fiducia in farmacia: tante sono le soluzioni per agevolare un giusto riposo e il farmacista saprà consigliarti quella che meglio fa al tuo caso.

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