L’esposizione solare ha molti benefici sulla nostra salute generale, ma anche per la pelle e i capelli, a patto, però, di adottare alcune accortezze per proteggerli dai raggi dannosi, perché una prolungata esposizione solare nuoce alla composizione cellulare del fusto capillare. Trattare bene la nostra chioma in estate è fondamentale anche per evitare l’“effetto caduta” autunnale.
Sole&capelli, amore e odio
Il sole è fonte di vita e benessere, ma a volte può danneggiare le nostre strutture organiche, come per esempio cute e capelli. In particolare, i nemici sono i raggi Uva e Uvb, nei cui confronti bisogna prestare molta attenzione, perché riescono a colpire e penetrare in profondità la nostra cute. La pelle -cuoio capelluto incluso- mette in atto un sofisticato meccanismo di difesa contro queste radiazioni, attivando i melanociti, cellule di derivazione nervosa responsabili della produzione di melanina e, quindi, della nostra tintarella.
I capelli, invece e al contrario della cute, sono formati da cellule morte, prive di nucleo, in cui la melanina costituisce soltanto l’1% circa della composizione. Quando il sole li raggiunge, ossida la melanina, che non è in grado di svolgere la sua azione protettiva, e di conseguenza i capelli sbiadiscono. Non essendo in grado di proteggersi da soli, rischiano di subire diversi danni dopo un’esposizione prolungata: in particolare i raggi Uv disidratano il capello, che diventa più fragile e secco, perdendo anche morbidezza e luminosità; se, poi, questo avviene a capello bagnato, come spesso accade d’estate tra un bagno in mare e uno in piscina, aumenta anche la porosità del fusto, con la conseguenza che i raggi penetrano ancora più in profondità e possono causare l’ossidazione di alcuni amminoacidi, che altereranno le proteine della cuticola del capello. Le conseguenze? Capelli deboli e che si spezzano con facilità, doppie punte e secchezza intensa.
Come comportarsi per evitare i danni?
La cosa migliore sarebbe proteggere sempre fisicamente la testa, con un cappello o un foulard, in modo tale che i raggi del sole siano completamente schermati. In associazione o in alternativa è bene adottare delle protezioni capillari adeguate, esattamente come facciamo per la pelle. In farmacia l’offerta di trattamenti che proteggono il capello da sole, salsedine, cloro e via dicendo è ampia: rivolgetevi con fiducia al farmacista, che saprà indicarvi il prodotto ideale.
L’imperativo è usare trattamenti che contengono uno schermo chimico per i raggi Uv prima dell’esposizione solare, per evitare i danni e distribuendo il prodotto su tutta la lunghezza, da cima a fondo, meglio se evitando l’uso di pettini o spazzole, causa di stress per il capello. Il filtro applicato tende a levarsi con il passare del tempo, soprattutto se facciamo bagni o sudiamo, e per questo è bene riapplicarlo più volte durante la stessa giornata.
Per avere una protezione ancora migliore, è consigliabile l’uso di oli protettivi: si tratta, infatti, di prodotti di immediato assorbimento, che nutrono il fusto in profondità, ripristinano le riserve di acqua e grassi, rafforzano le proteine della cuticola, come la cheratina, evitando quindi la disidratazione. E che proteggono dagli agenti esterni, come il sole o la salsedine, creando un film invisibile di protezione.
E dopo? Dopo l’esposizione solare o il contatto con acqua salata oppure clorata, è importante risciacquare con abbondante acqua dolce e utilizzare nutrienti restituenti come balsami e maschere, scegliendoli tra quelli appositamente studiati per restituire nutrimento, morbidezza, salute e bellezza alla nostra chioma.