Glass skin, l’ultima tendenza è la “pelle di vetro”

Chiara, luminosa, traslucida: è così che tutte la vogliono. La tendenza del momento è la glass skin, ovvero la pelle di vetro o, come la chiamano i makeup artist, la pelle di porcellana. La somiglianza estetica la avvicina a una lastra di vetro: pulita, trasparente, senza alcuna imperfezione, perfettamente levigata e luminosa.

La glass skin, in poche parole, è quella che rasenta la perfezione, più simile all’epidermide di un bambino: avete presente quel colorito roseo perfetto di chi non ha ancora subito gli attacchi di un raggio di sole, dell’età e delle variazioni ormonali? Ecco, parliamo proprio di questo.

Avere questo tipo di epidermide, bianchissima e perfetta, liscia e levigata, uniforme e senza traccia di imperfezione alcuna non è solo questione di makeup ed è il motivo per cui la glass skin spopola non solo tra le star di Hollywood o le più famose blogger: la glass skin è, secondo gli esperti, a portata di tutti.

Ancora una volta, si parte dalla Corea

Lo diceva già Mina con “Tintarella di luna”: l’abbronzatura non entusiasma più, e questo in parte è un bene perché sappiamo che danni fanno alla salute le lampade abbronzanti e un’esposizione selvaggia al sole. Ma qui parliamo proprio dell’opposto, cioè di una pelle così pura da sembrare quasi trasparente, proprio come un bicchiere di vetro o un manufatto di porcellana purissima.

La tendenza arriva -come molte altre prima, in cosmetica- dalla Corea, patria di quel concetto di perfezione estetica a cui da sempre aneliamo in Occidente. Il mito della perfetta pelle coreana è arrivato in Occidente anche grazie alle campagne pubblicitarie di innumerevoli multinazionali lungimiranti, che lo hanno cavalcato già decenni orsono, con indiscutibile profitto. Lì, però, oltre alla genetica, che offre una mano sostanziale, c’è una cultura della cura di sé profondamente radicata e tramandata di madre in figlia nel corso del tempo. È questo che dovremmo maggiormente imitare dalla Corea, l’attenzione a se stessi come una pratica quotidiana di benessere prima ancora che di bellezza, la cura del proprio corpo come un esercizio di salute da perseguire con costanza.

La tendenza alla glass skin parte da questa consapevolezza di offrire il meglio alla propria pelle così da farla star bene, migliorarla e renderla, di conseguenza, anche più bella. Invece da noi, sui social e i giornali, si parla spesso di glass skin come qualcosa di onirico, da raggiungere con cosmetici miracolosi. Niente di più falso: la pelle di porcellana è frutto di una beauty routine rigorosa, di gesti costanti e studiati, di trattamenti estremamente performanti che sono alla portata di tutti.

Glass skin, come ottenerla

Una premessa, prima di parlare di operatività cosmetica: ognuno di noi ha una propria pelle, unica e differente per genetica. Da questo non si può scappare, nessun cosmetico è in grado di cambiare la struttura del nostro Dna. Quello che, però, possiamo fare è comprendere quale sia il nostro tipo di cute, conoscerla, magari anche con l’aiuto del farmacista esperto in dermocosmesi, e poi, una volta individuato il proprio tipo di pelle e riconosciuti gli inestetismi che lo caratterizzano, scegliere i cosmetici più adatti per strutturare una skincare routine quotidiana che sia in grado di mantenere la nostra pelle in salute e possibilmente valorizzarla.

Tornando ora alla glass skin, si potrebbe credere che sia tutta questione di makeup, ma in realtà bisogna partire molto più a monte, ben prima del trucco, e cioè direttamente dalla skincare. Il primo step è sempre la detersione, per eliminare ogni traccia di inquinamento, stress, raggi solari e imperfezioni. L’obiettivo, infatti, è purificare, ma senza risultare aggressivi, perché la glass skin perfetta non prevede irritazioni e rossori. In quest’ottica la doppia detersione va bene ma solo a patto che la pelle sia mista o grassa, per le altre tipologie basta un solo detergente.

Ottimo l’uso di trattamenti detox in grado di riossigenare la pelle, dandole un aspetto super sano: sieri e creme idratanti (con Spf, che sia mai che la pelle recepisca i raggi solari), ma via libera anche alle maschere ossigenanti, che regalano luminosità al viso, mentre assolutamente niente scrub: come già detto, le irritazioni sono nemiche della pelle di porcellana.

Un discorso a parte lo meritano le pelli segnate da iperpigmentazione. Prevenire le macchie è fondamentale e per questo la glass skin prevede sempre l’uso di un fotoprotettore, ma in caso le discromie siano già presenti, allora si possono contrastare con attivi efficaci, come la niacinamide, per esempio, o la vitamina C, che agisce contro i danni ossidativi.

In tutti i casi la fase di idratazione è fondamentale per creare una ottimale pelle di porcellana e sieri e creme vanno scelti dopo un’accurata disamina del tipo di pelle, ma mai optando per prodotti troppo nutrienti: il troppo con la glass skin non va mai d’accordo.

Makeup, alleato strategico della glass skin

Veniamo ora al trucco, elemento essenziale per ottenere un perfetto risultato. Favoriti sono naturalmente i soggetti che hanno una carnagione chiara sulla quale l’effetto porcellana è sicuramente più facile da ottenere. Per loro sono banditi, oltre a esfolianti e scrub, anche i fondotinta, perché “colorano” il viso e l’effetto che si vuole ottenere qui è proprio l’opposto. Al massimo è consentita una leggerissima BB o CC cream… sì, però, a un primer trasparente, base perfetta per lo glass skin makeup, e anche al correttore, rigorosamente beige chiaro, per ritoccare le occhiaie. Ottimo, poi, l’uso di una cipria in polvere dello stesso colore della pelle oppure di un illuminante, ma senza esagerare.

E se, invece, la pelle è scura? Qui il peeling è consentito, anzi consigliato: quello dermatologico a base di acido mandelico, per esempio, elimina il primo strato di cute lasciandone emergere uno più chiaro, ma se non si vuole ricorrere a tanto ci si può affidare a un buono scrub, preferibilmente la sera, così la pelle sensibilizzata non entra, poi, in contatto con la luce solare e il colorito non si altera.

Gli esperti makeup artist della glass skin consigliano, poi, a chi non ha la pelle chiarissima di utilizzare un fondotinta di un tono più chiaro della carnagione e di coprire le zone d’ombra che tutti abbiamo con un correttore beige. Per la scelta dei colori, nulla di complicato: la pelle di porcellana si adatta a qualsiasi tipo di trucco. Almeno su questo ognuno può, dunque, assecondare i suoi gusti.

Un ultimo consiglio per chi voglia comunque ottenere è un trucco dell’effetto “acqua e sapone”, che è poi il più indicato per la glass skin: basterà applicare un velo di gloss sulle labbra e di mascara sulle ciglia. Chi voglia puntare tutto sullo sguardo potrà, invece, utilizzare eyeliner e mascara total black oppure ombretti nude, delicati e sfumati, naturalmente color pastello. Se, infine, si preferisce dar rilevanza alle labbra e si vuole osare un po’ di più, allora meglio lanciarsi su rossetti scurissimi e rigorosamente mat, da applicare più carichi al centro delle labbra e sfumati ai lati. Il contrasto con la glass skin garantirà un “effetto wow” fin dal primo sguardo.

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(Panorama Cosmetico N.5/2024, ©riproduzione riservata)

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