Il “valore aggiunto” del consiglio in farmacia

Lo definiscono il “valore aggiunto” della farmacia, cioè quell’aspetto qualificante che distingue questo punto vendita da tutti gli altri. È il consiglio professionale, che sempre dovrebbe accompagnare la consegna di un farmaco o di un prodotto salutistico da parte del farmacista, che così assolve il suo ruolo di educatore sanitario. Dalla farmacia, infatti, il cliente/paziente esce con una confezione arricchita da informazioni sicure, autorevoli, rassicuranti, che lo aiutano a risolvere il suo problema sanitario, o a prevenire un disturbo, o a mantenere un buono stato di salute.

Per ottenere questo obiettivo è fondamentale che il farmacista sappia comunicare con efficacia le sue conoscenze professionali, in modo da svolgere efficacemente il suo ruolo di educatore sanitario del cittadino, sempre pronto a offrire un consiglio preciso e qualificato. Innanzitutto nel campo del farmaco, la cui consegna va sempre seguita da utili indicazioni, anche perché questo è un bene particolare, che va sempre assunto con attenzione. È, infatti, necessario seguire sempre le indicazioni del farmacista, sia su come conservare il medicinale, sia sul rispetto delle dosi indicate dal medico e sulle modalità d’assunzione, e ancora sulle possibili interazioni con il cibo o con altri prodotti, o su eventuali rischi legati alle controindicazioni o ai suoi effetti indesiderati.

Tutti consigli professionali che il farmacista può dare, molto utili anche quando si entra nel campo dell’automedicazione, quando cioè è il cittadino che sceglie liberamente come curarsi, senza l’intervento del medico. Un consiglio sanitario, offerto da un esperto del farmaco, può infatti accompagnare il cliente nella sua scelta decisionale e consentirgli di evitare possibili errori o abusi. Ma in realtà anche in tutti gli altri settori attinenti al benessere, oltre che alla salute, il consiglio del farmacista si rivela prezioso, per esempio in cosmetica, per la crema più adatta al tipo di pelle, oppure nel campo dietetico, per un’integrazione alimentare più opportuna, o nell’erboristeria, per il fitoterapico giusto per quel particolare disturbo.

La farmacia dei servizi, infatti, consente oggi di avere farmacisti sempre più specializzati, in grado di offrire risposte autorevoli e aggiornate nei vari settori. Inoltre, in farmacia si possono trovare anche supporti scritti che aiutano il farmacista nel suo ruolo di educatore sanitario, come riviste di educazione sanitaria, oppure libretti, depliant, vademecum che offrono al lettore indicazioni utili da parte di autorevoli esperti. La farmacia diventa così la biblioteca del viver bene e del viver sano, un’amica vicina al cliente/paziente anche con supporti educazionali. Perché non approfittarne?

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