L’ABC del profumo

Quella del profumo è un’arte millenaria, che da semplice ricerca artigianale con erbe, fiori e ingredienti naturali si è trasformata in un’industria globale in grado di realizzare veri e propri sogni. Un profumo, infatti, ha il magico potere di sedurre, catturare, trasportare verso luoghi lontani, stuzzicando i sensi ed evocando emozioni e ricordi. Ogni profumo è diverso ed è difficile capire perché ci piace o, al contrario, ci respinge. Quel che è certo è che dietro all’universo di sensazioni evocato da una fragranza, si nasconde un lungo lavoro di ricerca, di prove, di test, di classificazioni, e, persino, di dati e di numeri.

Infatti le fragranze si classificano prima di tutto in base alla loro concentrazione di profumo in alcol. Nell’acqua di colonia (eau de cologne) è bassa: va dal 4 al 6%; nell’eau de toilette è 7/12%; più intensa l’eau de parfum, con una concentrazione tra il 12% e il 20%. Infine, il parfum o estratto, con in cui si va dal 20% al 40%. Anche in un prodotto sensoriale come il profumo, quindi, la precisione millimetrica è fondamentale per ottenere l’essenza migliore: pensate che per progettare e realizzare un nuovo profumo possono volerci anni di ricerca e di esperimenti con microscopiche aggiunte e sottrazioni.

Più semplice è descriverli in base alle loro caratteristiche sensoriali: in particolare, i profumi si distinguono in famiglie olfattive. Alcune sono di facile intuizione, altre apparentemente più misteriose: agrumata (o esperidiata), floreale, fougére (letteralmente “felce”, indica alcuni profumi maschili molto aromatici e secchi), chypre (classici, intensi, con note di bergamotto, patchouli, muschio), legnosa, ambrata (detta anche orientale) e infine cuioiata.

La piramide olfattiva

L’ultimo modo per definire un profumo è descriverne la piramide olfattiva, cioè l’insieme dei diversi sentori che lo caratterizzano, nell’ordine in cui si presentano ai nostri sensi. Le note di testa sono quelle che avvertiamo subito: una prima impressione che, però, non è quella definitiva, perché sono destinate a svanire in pochi minuti. Le note di cuore sono la parte centrale, quella più stabile e caratterizzante, e persistono anche dopo che le note di testa sono evaporate. Infine, le note di fondo: possiamo definirle come un ricordo che riaffiora, perché le ritroviamo anche a distanza di giorni, su una sciarpa, tra i capelli, sul cuscino, e ci parlano chiaramente di quel profumo e della persona che lo indossa.

Sempre più spesso i profumi sono distribuiti anche nel canale farmacia. Per questo la proposta diventa ogni giorno più ricca e il farmacista potrà consigliarti al meglio anche in base alle proprietà aromaterapiche delle diverse fragranze.

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