Proteggersi dalla luce blu

Tutto il giorno davanti allo schermo di un computer, con un occhio sempre al cellulare. La sera, poi, guardiamo la tv oppure ci portiamo tablet o smartphone anche a letto per finire la puntata della nostra serie preferita, magari addormentandoci con il display acceso.

Trascorriamo mediamente sei ore al giorno davanti a un device digitale (ma chi lavora al computer anche molte di più) e controlliamo quotidianamente lo smartphone circa 150 volte. Numeri in costante aumento e che fanno riflettere: quali effetti può avere questa sovraesposizione sul nostro organismo? Molti studi sono in corso per analizzare gli effetti di un’abitudine relativamente nuova. Dal punto di vista che più ci interessa, cioè quello della pelle, al banco degli imputati c’è la cosiddetta “luce blu”, la High energy visible (Hev), una componente naturale della radiazione solare, che ha una lunghezza d’onda più lunga rispetto agli Uv.

Di per sé la luce blu non è dannosa; contribuisce, per esempio, alla regolazione del livello di melatonina e dei ritmi circadiani, ma quando l’esposizione è continua, senza più distinzione tra giorno e notte, le cose cambiano. Uno stile di vita iperconnesso porta a quello che viene definito “digital ageing”, cioè l’insieme di problematiche legate alla sovraesposizione ai device: dalla perdita di ore di sonno all’aumento dello stress ossidativo e al rallentamento del processo di rigenerazione cellulare.

Come per tutte le fonti di inquinamento, poi, l’esposizione continua alla luce blu aggredisce e altera anche l’equilibrio cutaneo, con aumento dello stato di infiammazione e di stress ossidativo cellulare dovuto ai radicali liberi.

Le conseguenze sono disidratazione, colorito spento e invecchiamento precoce. In farmacia sono disponibili trattamenti specifici che agiscono apportando sollievo all’epidermide secca e stressata, potenziando l’effetto barriera e favorendo l’equilibrio del microbioma cutaneo. Inoltre, contrastano i radicali liberi attraverso attivi antiossidanti e favorendo la rigenerazione cutanea.

Ancora più seri sono gli effetti sugli occhi: stanchezza, irritazione, secchezza, prurito, occhi che pizzicano o che bruciano e mani che, magari inconsciamente, li “stropicciano” per cercare un po’ di sollievo. Uno stress eccessivo, che può essere alleviato con alcuni comportamenti (staccare gli occhi dal computer a intervalli regolari, evitare di portare lo smartphone a letto ecc.), con colliri specifici (su indicazione medica oppure su consiglio del farmacista) e con cosmetici mirati per contrastare occhiaie, borse, rughe, gonfiori.

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