La riapertura delle scuole ogni anno puntualmente porta alla ribalta il tema pidocchi, i piccoli parassiti che puntualmente tornano a diffondersi tra i bambini in età prescolare e scolare. Purtroppo, quando i primi sintomi si manifestano, è già troppo tardi per la prevenzione: a questo punto non si può far altro che ricorrere a prodotti insetticidi che possono essere usati con efficacia per debellare il problema, shampoo o lozioni di facile utilizzo reperibili in farmacia. E poi armarsi di pettine e di tanta pazienza.
Le pediculosi sono sempre state frequenti anche in Italia, ma negli ultimi due anni sembra esserci stato un aumento delle infestazioni di pidocchi, come confermano i dati della Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, diffusi recentemente. Tra il 2022 e il 2023 in tutti i territori d’Italia si sono osservati, infatti, trend in aumento del 40% nel fatturato degli antipediculosi rispetto al periodo precedente, mentre l’aumento tra il 2023 e il 2024 è stato del 20%. A crescere di più è stato il fatturato dei prodotti preventivi, quelli da utilizzare dopo un’infestazione per evitare il ritorno dei pidocchi o prima ancora che il problema accada: un incremento del 51,6% tra il 2022 e il 2023 e del 23,3% tra il 2023 e il 2024. Se escludiamo il ritmo di crescita, il valore maggiore resta quello dei trattamenti per eliminare i pidocchi, riuscito a generare soltanto negli ultimi 12 mesi un fatturato pari a 18,3 milioni di euro.
Come difendersi?
La risposta ci arriva dall’Istituto Superiore di Sanità: “In commercio esistono prodotti che vengono definiti preventivi nei confronti della pediculosi: in realtà, a parte gli insetticidi, non esistono prodotti repellenti in grado di impedire al pidocchio di infestare una persona. È, quindi, inutile usare questi prodotti prima dell’infestazione”.
L’unico modo per prevenire la pediculosi è, secondo gli esperti dell’Iss, insegnare le corrette pratiche igieniche, in primis evitando la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e altri indumenti. Il consiglio dei farmacisti ai genitori, invece, è di controllare i bambini e, in caso di situazione dubbia, non indugiare, ma applicare subito un trattamento mirato. Di prodotti, infatti, ce ne sono tanti e diversi, di vecchia e nuova generazione, e con un accurato utilizzo si riesce a limitare il fenomeno con successo.