Tutte le donne conoscono bene i peli incarniti, cioè quei peli che, successivamente alla depilazione, ricrescono sottopelle non riuscendo a fuoriuscire dell’epidermide. Spesso sono successivi alla depilazione tramite ceretta: la ceretta, infatti, rimuove i peli dalla radice, lasciando il follicolo vuoto fino alla crescita di un nuovo pelo. Questo, però, non sempre si sviluppa in senso verticale: a volte segue un percorso orizzontale o si curva su se stesso procurando un’infiammazione.
Un’altra possibile motivazione all’origine del problema dei peli incarniti è l’ispessimento della cute causato dall’eccesso di cheratina: i peli non riescono a superarla e procedono la loro crescita sottopelle. Inoltre indossare vestiti aderenti, che rendono difficile l’accesso dei peli in superficie, può peggiorare il problema.
Ma come evitarne la ricomparsa? La tecnica più efficace (ma costosa) per evitare i peli incarniti è sicuramente la depilazione definitiva con il laser che impedisce la nascita di un nuovo pelo. Se, invece, si preferisce una depilazione tradizionale, bisogna adottare una serie di accorgimenti:
- idratare con cura l’epidermide applicando creme o lozioni a base di olio tutte le sere, evitando così che la cute si irrigidisca.
- Esfoliare: eliminando le cellule morte si liberano i pori. Lo scrub a secco è l’ideale per levigare senza irritare la pelle.
- Non strappare i peli incarniti: tirati nel senso sbagliato possono spezzarsi e causare un’ulteriore infiammazione.
- Scegliere il metodo di depilazione più adatto, considerando la zona interessata, la quantità e la lunghezza dei peli.
- Non aggredire la pelle: utilizzare più sistemi di depilazione -per esempio, dopo la ceretta applicare una crema depilatoria o passare la lametta- può danneggiare la cute. È consigliabile aspettare almeno 12 ore prima di re-intervenire.
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